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LE MATERIE PRIME DEL FUTURO DA FONTI NON-CRITICHE, RESIDUALI E RINNOVABILI

Acronimo
FuturRaw


Fonti di Finanziamento
FuturRaw è un progetto del Consiglio Nazionale delle Ricerche finanziato dai fondi FOE 2022, ossia mediante ripartizione dei fondi ordinari erogati dal Ministero dell’Università e della Ricerca agli Enti ed Istituzioni di Ricerca Pubblici da esso vigilati.

 

Obiettivi
Le attività previste si allineano alle tendenze nazionali ed europee verso un modello di economia circolare e sostenibile. In particolare, il progetto FuturRaw si prefigge di identificare nuove materie prime alternative a quelle convenzionali e di sviluppare processi economicamente ed ambientalmente vantaggiosi per la loro conversione in materiali e prodotti di utilizzo quotidiano.

Per un Paese con materie prime limitate, come l’Italia, è necessario trovare fonti abbondanti, rinnovabili e sicure con cui progettare e sviluppare materiali e composti chimici, nonché renderne ottimale l’impiego e il riuso. In questo contesto è imprescindibile l’utilizzo di materiali non-critici, di residui di produzione o di scarti post-consumo come materie prime seconde.

L’obiettivo principale del progetto FuturRaw è, dunque, l’uso, il riciclo, il design e la produzione di nuovi prodotti e materiali a partire da materie prime alternative, tra cui materie prime non-critiche e residuali e materie prime seconde, in un’ottica di sviluppo sostenibile, in cui le tecnologie di approvvigionamento e sfruttamento siano tali da soddisfare i bisogni attuali, senza pregiudicare quelli delle generazioni future.

Le attività puntano all’ottimizzazione delle tecnologie di recupero di metalli nobili (es. palladio, platino), elementi critici (es. litio), o terre rare, dai rifiuti di apparecchi elettronici (RAEE), da batterie esauste o scarti edili. Lo sfruttamento di queste “miniere urbane” può ridurre sia la dipendenza da forniture estere, spesso aggravate da situazioni geopolitiche complesse, sia la pressione eco-sistemica dovuta allo smaltimento dei rifiuti in discarica.
Analogamente, il progetto punta alla ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e soluzioni avanzate per il riutilizzo dell’enorme quantitativo di rifiuti plastici post-consumo (imballaggi, packaging, tessile, nautico) e di biomasse residuali non edibili (ad es. agroalimentari, forestali, mobiliere, cartacee), come materie prime seconde per la produzione di composti chimici, bulk chemicals ed intermedi ad alto valore aggiunto.

 

Istituti CNR partecipanti
ICB; ICCOM; ICMATE; IC; ISSMC; SCITEC; IPCB; IPCF; ISOF; ITM; ISMN


Area tematica- Ambiti di ricerca
Ambiente, Sostenibilità, Circular Economy


Parole Chiave
Materie prime seconde, Riuso,  Economia Circolare


Anno di inizio attività
01/01/2023


Anno di fine
31/08/2024

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