La sequenza di scosse sismiche che cinque anni fa colpì l’Italia Centrale, oltre a danni incalcolabili ai tanti piccoli centri che costellano i crinali appenninici, sembrava aver inferto un colpo mortale all’Università di Camerino, uno dei più antichi atenei italiani fondato nel 1336 da Papa Bonifacio XII.
Così non è stato, perché fin da subito le autorità civili ed accademiche con alla guida il Magnifico Rettore Claudio Pettinari, chimico e componente del Consiglio Scientifico del nostro Dipartimento, si sono impegnati a far ripartire l’Ateneo che, pur in situazioni di grave emergenza, ha sempre garantito la propria offerta didattica e formativa.
A testimonianza di ciò lo scorso 28 luglio è stato inaugurato a Camerino, su una superficie di circa 7000 m2, il nuovo padiglione scientifico denominato “Chemistry Interdisciplinary Project”, più semplicemente, ChIP, un acronimo semplice ed indovinato che richiama i circuiti integrati e quindi la ricerca di frontiera e l’integrazione delle conoscenze per svolgere ricerca di eccellenza che sia veramente interdisciplinare. L’edificio che ospita il ChIP è stato costruito su un progetto ideato dagli architetti dell’Ateneo nel pieno rispetto delle direttive per le strutture antisismiche di ultima generazione consentendo un elevato livello di protezione degli oltre 40 laboratori presenti, all’interno dei quali saranno ospitate sofisticate apparecchiature scientifiche necessarie allo svolgimento di ricerche intersettoriali tra la chimica, la fisica e le scienze per la protezione del patrimonio culturale del nostro Paese.
Alla cerimonia di inaugurazione, oltre alle autorità regionali e locali, accademiche e del Dipartimento della Protezione Civile, hanno partecipato la Ministra per l’Università e la Ricerca Scientifica, Cristina Messa e, in rappresentanza del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Direttore del Dipartimento di Scienze Chimiche e Tecnologie dei Materiali, Lidia Armelao. La presenza dell’Ente a questa cerimonia testimonia l’attenzione ed il legame storico che lega l’Ateneo camerte al Consiglio Nazionale delle Ricerche, ed in particolare al DSCTM. Il ChIP ospiterà, oltre ai laboratori scientifici e didattici della Scuola di Chimica dell’Università, anche l’Unità di Ricerca Interdipartimentale presso Terzi (URT) dei Dipartimenti CNR di Scienze Umane e Patrimonio Culturale (DSU), di Scienze Fisiche e Tecnologie della Materia (DSFTM) e di Scienze Chimiche e Tecnologie dei Materiali (DSCTM). La URT è stata recentemente costituita e si qualifica come un modello di collaborazione tra il più grande Ente di Ricerca del nostro paese e l’Università di Camerino per lo svolgimento di attività di ricerca multidisciplinari che interessano tematiche che vanno dal patrimonio culturale, alla fisica sino alla chimica e alla sostenibilità. La URT multi-dipartimentale avrà quindi il valore di precursore e, stando alla volontà della Ministra, della Presidente del CNR, delle autorità politiche regionali e del Rettore Pettinari, dovrà rappresentare il primo caposaldo di una più profonda e più pervasiva presenza del CNR nel territorio marchigiano. In questa operazione la chimica del CNR avrà un ruolo centrale e si impegnerà a tutto tondo per la sua piena riuscita.