Mario Malinconico, Dirigente di ricerca del Cnr presso l'Istituto polimeri
, compositi e biomateriali, è stato ammesso come Socio nell'Accademia delle Scienze Fisiche e Matematiche, della Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli. Malinconico è il primo ricercatore Cnr non Accademico ammesso come Socio nella pluricentenaria storia della Accademia.
La storia della maggiore Accademia napoletana si snoda dal 1698 (anno di fondazione dell'Accademia Palatina, voluta dal vicerè spagnuolo Duca di Medinacoeli, la quale annoverò tra i suoi soci Giambattista Vico) per toccare successive, significative tappe, nel 1732 con l'Accademia delle Scienze, sorta per iniziativa di Celestino Galiani, nel 1755 con la Reale Accademia Ercolanense, nel 1778 con la Reale Accademia di Scienze e Belle Lettere e nel 1799 con l'Istituto Nazionale, cui dette vita la Repubblica Napoletana nella sua breve stagione.
A tali precedenti indiretti si collega prima la Società Reale, sorta nel 1808 per decreto di Giuseppe Buonaparte, quindi la Società Reale Borbonica, come suona la denominazione con cui nel 1817 Ferdinando I di Borbone ribattezzò il sodalizio, vissuto in tale forma fino al 1860, quando la Società borbonica prima mutò denominazione e quindi, nel 1861, fu sciolta per consentire una riforma dello statuto consona ai tempi e alle esigenze della cultura libera e liberale dell'Italia unita.
Ricostituita, nello stesso anno, sotto la vigile guida di Francesco De Sanctis primo ministro dell'Istruzione della nuova Italia, la Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti ha vissuto fino al 1931-34 (anni in cui le fu imposto un illiberale statuto) il periodo più glorioso della sua storia, ripreso, con nuova lena e rinnovato rigoglio di iniziative, quando, a partire dal 1944 - auspice Benedetto Croce - la Società ritornò allo statuto desanctisiano che da allora ne ha regolato, ne regola e, in votis, ne regolerà la vita.